Collocazione: Karameikos
Status: Capoluogo baronale
Tipologia: Grande città
Popolazione: 20.100 abitanti
Governante: Lord Desmond Kelvin II
Economia: pesca, vino, agricoltura, bestiame, pelli, lana, commercio.
Templi: Ilmater, Selune, Tymora, Valkur, Waukeen, Torm, Tyr, Chauntea, Oghma, Sune, Llira, Helm, Lathander, Deneir, Gond.
Leggi: Oltre alla legge del Duca, è vietato l’uso della magia all’interno delle mura cittadine (reato di 3° classe).
Kelvin è la seconda città per importanza e per numero di abitanti del Granducato di Karameikos, dopo la capitale Specularum.
Venne fondata circa trent’anni fa (970 DI) dal padre dell’attuale governante, il Barone Desmond Kelvin I, un amico di Stefano Karameikos che questi seguì nelle terre di Traldara quando il Duca le scambiò con l’imperatore di Thyatis, Thinkol Torion I detto “l’impavido”.
La città sorge sulla biforcazione di due dei principali fiumi del Granducato, il Fiume Altosbocco (Volaga in traldariano) che nasce dalle Montagne Cime Nere e il Fiume Scendimonti (Shutturga), il quale ha origine dal Lago Ventoso; questa posizione risultò strategica dal punto di vista commerciale, in quanto la maggior parte del commercio fluviale verso la capitale a sud e verso le nazioni confinanti a nord, passa per questi due fiumi. Il vantaggio di essere sulla confluenza dei due importanti vie fluviali, unito al passaggio della grande via di comunicazione terrestre chiamata Strada del Duca, rese esponenziale la crescita della città di Kelvin, che in tre decenni passò dall’essere una distesa di erba, a poter vantare lo status di centro nevralgico dell’economia karameikana.
La città è circondata da solide mura di pietra alte dieci metri e vanta due aree portuali situate fuori dalla cinta muraria; all’esterno dell’abitato vero e
proprio, vi è una seconda serie di mura, costruita per volere dell’attuale barone, chiamata “La Piazza
d’Armi” e la cui funzione è quella di offrire riparo alle carovane durante la notte e da piazza del mercato quando si svolge il famoso Mercato di Tserdain, nell’omonimo giorno.
Il padre dell’attuale barone Kelvin, era un guerriero con all’attivo numerose campagne nell’esercito imperiale, oltre ad essere un uomo orgoglioso e a cui piaceva vivere bene; ciò risulta evidente ammirando l’imponente Castello Kelvin, un maniero circondato da possenti ed inattaccabili mura alte venti metri e larghe sette, che i cittadini giudicano inespugnabile. Gli edifici all’interno sono altrettanto imponenti: il mastio sopravanza di una decina di metri le mura stesse e oltre alla magione famigliare, trovano posto enormi scuderie e gli alloggi per la guarnizione, che può contare ben cinquecento uomini.
Il giovane barone Desmond II ha una concezione più spartana della vita rispetto al defunto padre, a causa anche della carica ecclesiastica che ricopre e non ha fatto migliorie alla propria casa, dedicando invece le risorse all’allargamento del territorio della baronia e alla protezione dei suoi confini.
I Distretti di Kelvin
Ponte Kelvin
Il robusto ponte di pietra che collega le due sponde del fiume Scendimonti-Shutturga, è stato progettato al fine di far passare anche imbarcazioni di una certa dimensione, conciliando così le esigenze dei numerosi mercanti fluviali.
Esso è utilizzato anche come dogana, per il controllo delle merci in transito verso il nord o il sud del paese.
Distretti portuali
Esistono due zone portuali all’esterno della città: il porto militare e commerciale ed il porto dei pescatori.
Il primo è chiamato dai cittadini semplicemente “la Darsena”, è la zona portuale di più recente costruzione ed è attrezzato per l’attracco, lo scarico ed il carico delle imbarcazioni commerciali; funge anche da porto militare per le navi ducali che pattugliano il fiume Altosbocco-Volaga ed è situato vicino all’ingresso della Piazza d’Arme.
Il secondo è “Porto Vecchio”, la zona di attracco più antica della città ed è utilizzato quasi esclusivamente dai numerosi pescatori che si guadagnano da vivere nelle ricche acque dei fiumi karameikani. Il porto esisteva ancor prima della fondazione della città e tra i pescatori traldariani circola un detto famoso: “quando Kelvin non ci sarà più, noi saremo ancora qui”.
Distretto Residenziale
La zona residenziale (in bianco sulla mappa), è riservata alla borghesia e al ceto medio-alto della popolazione.
Le case sono completamente in muratura, realizzate con materiali di alta qualità ed in stile imperiale, con giardini e parchi ben curati, muri di cinta e sono
spaziose e bene arredate.
Come è facilmente intuibile, questa zona è abitata prevalentemente da thyatiani benestanti, facoltosi commercianti e qualche tradariano arricchitosi negli anni; le strade sono pulite, pattugliate notte e giorno dalla guardia cittadina
Distretto Mercantile
Questo distretto è abitato dai mercanti che hanno scelto di avere in città un punto d’appoggio per i loro affari oppure sono artigiani e commercianti che abitano negli stessi edifici in cui producono e lavorano. La fortuna di Kelvin si fonda sul commercio ed è per questo motivo che il distretto non solo è molto esteso, ma si è articolato attorno alle due vie principali, che portano verso i due porti cittadini.
Distretto dei Caseggiati
E’ la zona dove abita il ceto con il reddito più basso della popolazione cittadina, quasi tutta di etnia traldariana: pescatori, manovali, piccoli artigiani, fabbri, cuoiai, etc.
Nonostante ciò, anche questo distretto può vantare alcune case a due piani, un discreto sistema fognario e un tenore di vita accettabile, rispetto alle dimensioni della città.