Il Seldarine Nandalaire (il sui significato è letteralmente Seldarine “Elfi”, Na “di”, anda “lungo”, laire “poema”) è un libro in più parti che illustra il Popolo degli Elfi di Mystara. Venne scritto da Bensarian “Il Saggio”, consigliere del re di Wendar in lunghi anni di lavoro e ricerche; lungi dall’essere un’opera completa a detta dello stesso autore, è tuttavia un trattato piuttosto esaustivo sul popolo dei Seldarine e sulla sua storia.
L’origine della razza elfica è da collocarsi, secondo i saggi e gli studiosi di storia arcaica, in un periodo di poco antecedente quelli che vengono chiamati i Giorni del Tuono, gli albori della storia del mondo.
Secondo la leggenda, gli Elfi furono condotti sul Primo Piano Materiale dalle loro divinità e pare che siano originari di Arvandor, il primo strato delle Foreste Olimpie di Arborea. Non è dato sapere se gli elfi siano stati un tempo la stessa antica razza che popola tutt’ora l’Arvandor, gli Eladrin, o solo dei discendenti con i quali condivdono numerosi tratti fisici e caratteriali, ma si narra che quando un elfo abbandona la vita, la sua anima si reca nelle infinite foreste planari dei propri avi, diventando un Eladrin.
Gli elfi chiamano “Seldarine” se stessi e gli Eladrin di Arvandor, ma è una nomenclatura formale che utilizzano raramente quando parlano tra membri della propria razza; generalmente definiscono gli elfi con le parole Tel Quessir (Il Popolo) e con le parole N’ Tel Quess (non del Popolo) tutte le altre razze viventi.
Per quanto riguarda le differenze di tipo fisico, esse sono facilmente identificabili e stabiliscono che vi sono cinque etnie di elfi nel Brun, con l’aggiunta del caso (rarissimo) in cui un elfo ed un umano si uniscano, dando vita ai mezzelfi.
Le Etnie Elfiche
Elfi Grigi
(Ar Tel Quessir)
Gli Elfi Grigi, chiamati anche Elfi Dorati, sono poco comuni nel Brun rispetto agli Elfi Alti o agli Elfi Silvani. Sono considerati i più nobili e civilizzati di tutto il popolo elfico, tendono ad essere schivi e riservati, specialmente con coloro che appartengono ad un’altra razza. Questa tendenza si nota persino nei confronti delle altre etnie di elfi e per tale motivo possono apparire austeri e altezzosi, tanto più che loro stessi ritengono di essere la stirpe più nobile e pura. Tuttavia l’alta considerazione che hanno di sè è ben meritata: aldilà dei modi aristocratici, la loro indole incline allo studio, all’arte e all’arricchimento della conoscenza, li porta a raggiungere uno stato ieratico di saggezza, difficilmente raggiungibile da qualsiasi altra razza a parte i draghi.
La loro carnagione è chiara; gli occhi sono viola, ambrati, azzurri, verdi o grigi; i capelli hanno tinte argentee, platino o bionde; l’altezza è leggermente superiore alla media, la corporatura snella.
Elfi Alti
(Teu Tel Quessir)
Gli Elfi Alti, chiamati anche Elfi Argentati, sono decisamente la più comune di tutte le etnie del Brun; essi sono tolleranti verso gli Umani e le altre razze, persino nei confronti dei nani, con la quale la razza elfica ha attriti da tempo immemore.
La loro natura cordiale e amichevole li rende avventurieri e viaggiatori dalla mente aperta, grazie alla quale portano presso ai compatrioti notizie e conoscenze delle altre razze. Questo ha contribuito alla crescita del Popolo almeno quanto gli studi dei loro fratelli Grigi.
La pelle è di tonalità chiara, hanno occhi di qualsiasi colore, così come i capelli; sono di altezza media e corporatura snella.
Elfi Silvani
(Sy Tel Quessir)
Chiamati anche Elfi Ramati, gli Elfi Silvani sono i più legati al loro luogo di origine e vivono per servire, proteggere e venerare la Foresta, seguendo uno stile di vita più spartano.
Sono molto ben disposti verso le altre etnie elfiche e si comportano con loro come farebbero gli Elfi Alti; tuttavia non nutrono la stessa fiducia di questi ultimi verso le razze non elfiche, nei cui confronti sono scostanti e di cui diffidano fortemente.
La loro carnagione è ramata, gli occhi castani, verdi o neri; in qualche raro caso nascono con occhi chiari, fatto considerato di buon auspicio. Hanno capelli scuri o rossi, altezza media e corporatura snella ma muscolosa.
Elfi Marini
(Alu Tel Quessir)
Vengono chiamati anche Elfi Acquatici e sono l’unica stirpe il cui luogo dove possono vivere è l’acqua. Non sono divisi in clan come gli elfi terrestri, si considerano un unico popolo unito ai loro fratelli ma estranei al loro stile di vita e giunsero nei mari del Brun con i loro simili all’inizio dei tempi. Non si interessano delle lotte politiche e religiose delle altre etnie, non esistono infatti notizie di guerre tra le varie popolazioni di Elfi Marini e sono molto libertari nella concezione della vita; adorano le divinità degli elfi e del mare, anche alcune di quelle venerate gli umani. Benchè siano isolazionisti per natura e schivi verso ogni forma di vita non animale, non rifuggono il contatto con altri elfi, mentre è estremamente raro che intessano rapporti anche solo superficiali con altre razze terrestri.
Sono dotati di branchie sul collo, la loro pelle è di tonalità blu e azzurra, gli occhi sono azzurri o indaco, i capelli blu, cobalto o turchese, l’altezza è media e la corporatura snella.
Elfi Scuri
(Ghur Tel Quessir)
Odiati indistintamente dalla maggior parte delle creature viventi, lo sono in modo viscerale dai loro fratelli di superficie, il cui odio è fieramente ricambiato. Gli elfi Scuri, chiamati anche Drow da una storpiatura del termine Draherow, che significa Traditori, sono intrinsecamente malvagi e vivono in grandi città sotterranee, spesso in società matriarcali spietate, ove il più forte uccide il più debole. Eccellono in ogni campo ove il risultato sia importante per elevarsi al di sopra dei loro simili, dal combattimento alla magia. La loro sorte nel Brun venne decretata dalla Grande Pioggia di Fuoco, da cui si nascosero e a causa della quale maledirono i loro fratelli rimasti in superficie, venendo poi corrotti dalla Dea Loth.
La loro pelle è nera come l’ebano e i capelli sono bianchi candidi; hanno occhi rossi, gialli, verdi o grigi, sono di media altezza e corporatura snella.
Mezzelfi e incroci
Esistono storicamente casi rarissimi di incroci tra razze diverse, nello specifico tra Elfi e Uomini, il cui accoppiamento genera dei Mezzelfi.
Non esistono differenze tra figli mezzosangue di padre elfico e madre umana o viceversa e godono dei tratti distintivi di entrambe le razze, sia nel fisico che nello spirito, mentre sembrano immuni alle loro tipiche debolezze.
Dei pochi Mezzelfi di cui si ha notizia, si narra che siano di atteggiamento tollerante e aperto al mondo, dotati della tipica verve Umana nel breve periodo, ma della lungimiranza elfica sul senso della vita.
Non esistono casi di meticci con genitore Elfo Scuro o Elfo Marino.
Nota sugli accoppiamenti tra etnie.
Un figlio di elfi di due etnie diverse (anche in questo caso Elfi Scuri e Marini si accoppiano solo tra loro) eredita i tratti etnici distintivi di uno solo dei genitori, risultando pertanto appartenere solamente ad una delle due etnie.
Le Comunità Elfiche
La Nazione Elfica
L’organizzazione sociale degli Elfi è decisamente meno rigida di quella delle altre razze, quali Umani e Nani, ma al contrario delle specie umanoidi come Goblin e Orchi, segue regole precise.
Vi sono tre tipi di organizzazione sociale utilizzata dal Popolo e valgono per qualsiasi insediamento in ogni parte del Brun, salvo casi eccezionali.
La Nazione Elfica è l’apparato più grande e corrisponde spesso a quello che gli Uomini chiamano Regno. Una Nazione Elfica è un Clan o un’insieme di Clan che vivono nello stesso territorio e che hanno sviluppato una forma di governo autonoma.
Gli esempi più classici sono il Regno di Alfheim e quello di Wendar, i quali sono governati da un reggente e da un Consiglio Elfico. Il Consiglio ha diritto di voto su ogni questione di ordine pubblico e militare e ogni Clan ha in esso un suo legale rappresentate; nonostante ciò, il voto è vincolante per il monarca solo a livello politico e non decisionale, essendo una sorta di indicazione della volontà popolare su questioni amministrative e pubbliche, ma non in caso di emergenza.
I Clan ammessi al Consiglio variano in base al prestigio di cui essi godono e il voto vale per uno, a dispetto di quanto possa essere potente o meno ogni singolo Clan.
Nei luoghi dove è necessario prendere decisioni a livello locale, senza che sia obbligatorio l’intervento del monarca, come nelle città o negli insediamenti lontani dalla corte, è l’Araldo del Consiglio ad espletare le funzioni di governo, aiutato dal Consiglio Ristretto, nel quale al posto dei Clan, vi sono le Casate che lo compongono.
Il concetto di Nazione Elfica, si estende anche a quelle comunità troppo piccole per dichiararsi uno stato sovrano o che sono enclavi dentro altri Stati, quali ad esempio il Clan Vyalia o il Clan Callarii.
Essi sono a in tutto e per tutto delle Nazioni Elfiche, con un’autonoma forma di governo, quindi un reggente (che non può però fregiarsi del titolo di Re o Regina) ed un Consiglio che amministrano il territorio e governano il popolo, ma che hanno facoltà di concordare con il Paese ospitante eventuali e personalizzate forme di gestione del potere.
I Clan
La forma di organizzazione sociale più importante all’interno di una comunità elfica, è il Clan. L’appartenenza ad un Clan permea completamente la vita di un Elfo e ne plasma l’esistenza, al punto che spesso gli elfi lo considerano più importante della famiglia d’origine, ma è anche vero che un Clan, è come se fosse una vera e propria famiglia per coloro che ne fanno parte.
I Clan sono formalmente un’associazione di casati (famiglie), i cui membri hanno una comune visione sul senso della vita e su macroquestioni riguardanti la religione, la politica interna ed estera, l’economia.
Le Casate confluiscono nei Clan per poter far sentire la propria voce e la propria visione nei confronti dello Stato, in quanto un Capoclan ha diritto di voto all’interno del Consiglio. Quando una Casata entra in un Clan, i suoi membri guadagnano una serie di privilegi e ne diventano parte come fossero membri della stessa famiglia, pur mantenendo cognome e condizione sociale originari.
I Capiclan vengono eletti da tutti i membri appartenenti al Clan con una votazione e restano in carica per tutta la vita o fino a che non decidono di cedere l’incarico.
Come accennato in precedenza, vi sono casi in cui un solo Clan governa il territorio ed è quindi de facto, una Nazione Elfica; quando ciò si verifica, il Capoclan è il reggente ed il Consiglio Elfico è composto dai capi delle Casate più prestigiose ed influenti.
Le Casate
Come per gli Umani o per i Nani, una casata elfica corrisponde ad una famiglia comprendente tutti coloro che hanno legami di sangue o di parentela acquisita. Esistono molte famiglie nelle comunità elfiche che decidono di non appartenere a nessun Clan e questo non ha alcun effetto sulla vita quotidiana delle persone che ne fanno parte, perchè nella maggioranza dei casi, tale famiglia non vuole avere la responsabilità o l’onere di partecipare attivamente alla vita politica e sociale della propria nazione. Questo può apparire strano agli occhi di un Umano, tuttavia è necessario capire che tale questione è puramente filosofica e va analizzata secondo il modo elfico di intendere la vita. Gli Elfi tendono per natura a ragionare in termini di razza, di popolo, prima che come singoli individui; il bene
collettivo della specie in quanto tale, viene anteposto al bene personale di un unico soggetto, ed è proprio per questo motivo che anche coloro i quali non partecipano alle vicende politiche della nazione, sono assolutamente certi che le decisioni saranno prese nell’interesse dell’intera comunità, ivi compresi loro stessi. Inoltre, è da considerare che la longevità di questo popolo fa si che ogni monarca maturi una saggezza nel corso dei secoli, impossibile da raggiungere per ogni altra razza umanoide e questo ha una ricaduta significativa su ciò che viene considerato “buon governo”.